Ott - 262022 SENZA TITOLO (without title) wp_14278112 Fa parte della collezione Ferdinand questa opera denominata “senza titolo” misure CM 124 x 44. Segue la descrizione redatta da Ornella Aprile gallerista ed Autrice che ringrazio pubblicamente. Già nel 1961 il maestro Pietro Manzoni per polemizzare contro un genere d’arte che percepiva come lontana dalla realtà e troppo accademica realizzò 90 scatolette contenenti escrementi umani del peso di gr 30 venduti a peso d’oro e nominati “Merda d’artista”. L’intento era evidentemente dissacratorio, tutto può essere definito arte e stimato come tale. Manzoni è noto per aver creato manufatti artistici assolutamente innovativi e volutamente controcorrente e ha ottenuto successo proprio per la capacità di “fare arte” anche con dipinti monocromatici in pratica totalmente bianchi. In questo troviamo una corrispondenza con le celebri tele tagliate del suo amico Lucio Fontana. Anche oggi l’arte accademica e troppo legata ad un certo vecchio e superato formalismo può suscitare fastidio e disinteresse e molti artisti, pittori e scultori ma anche decoratori in genere, hanno voluto presentare manufatti innovativi e di rottura con la tradizione sentita come limitante.Una testimonianza di questo desiderio di andare oltre il gia’ visto e sperimentato è sicuramente questa recente opera di Ferdinand definita “Senza titolo”, che riproduce, con un’interessante tecnica mista, una distesa monocroma di escrementi che rappresentano l’arte prodotta da personaggi famosi per le leggi di mercato ma privi di contenuti interessanti e di novità nei messaggi. Ferdinand vuole esprimere il suo disagio verso opere tradizionali e proporre la sua forma artistica provocatoria per suscitare nel pubblico curiosità ed interesse per opere che non siano semplici complementi d’arredo ma occasioni per ripensare la funzione dell’arte in una società come la nostra. In cui cerchiamo di monetizzare ogni cosa e inconsapevolmente aderiamo ai giudizi espressi da altri piuttosto che imparare a scegliere secondo la nostra sensibilità ed il nostro gusto. L’opera di Ferdinand “senza titolo” può essere proprio osservata ed apprezzata nella sua capacità di rottura con la tradizione accademica, con un concetto di bellezza formale ormai superato e soprattutto propone nuove linee interpretative.Ferdinand dietro la tela appone il certificato di Autenticità firmato di suo pugno e timbrato al momento della cessione. Ferdinand non autografa mai sulla tela. Si prega di segnalarmi possibili contraffazioni dato che i certificati sono a codici numerici scritti ed una parola (non scritta) fornita solo a voce dopo la cessione, rivela facilmente le opere false.This work called “untitled” is part of the Ferdinand collection, measures 124 x 44 cm. Following is the description written by Ornella Aprile gallery owner and author whom I thank publicly. Already in 1961 the master Pietro Manzoni to argue against a genre of art that he perceived as far from reality and too academic created 90 boxes containing human excrements weighing 30 grams sold at gold weight and named “Artist’s shit”. The intent was obviously desecrating, everything can be defined as art and estimated as such. Manzoni is known for having created absolutely innovative and deliberately counter-current artistic artefacts and has achieved success precisely for his ability to “make art” even with monochromatic paintings that are practically totally white. In this we find a correspondence with the famous cut canvases of his friend Lucio Fontana. Even today academic art is too tied to a certain old and outdated formalism can arouse annoyance and disinterest and many artists, painters and sculptors but also decorators in general, have wanted to present innovative artifacts that break with tradition felt to be limiting. A testimony of this desire to go beyond what has already been seen and experienced is certainly this recent work by Ferdinand called “Untitled”, which reproduces, with an interesting mixed technique, a monochrome expanse of excrement representing the art produced by characters famous for the laws of the market but lacking in interesting content and novelty in the messages. Ferdinand wants to express his discomfort with traditional works and propose his provocative artistic form to arouse curiosity and interest in the public for works that are not simple furnishing accessories but opportunities to rethink the function of art in a society like ours. In which we try to monetize everything and unwittingly adhere to the judgments expressed by others rather than learning to choose according to our sensitivity and our taste. Ferdinand’s “untitled” work can be observed and appreciated in its ability to break with the academic tradition, with an outdated concept of formal beauty and above all proposing new interpretative lines. Ferdinand behind the canvas affixes the certificate of authenticity signed in his own hand and stamped at the time of the transfer. Ferdinand never autographs on the canvas. Please notify me of possible counterfeits as the certificates have written numerical codes and a word (not written) provided only verbally after the transfer, easily reveals the false works.